La riabilitazione è un processo nel corso del quale si porta una persona con disabilità a raggiungere il miglior livello di autonomia possibile sul piano fisico, funzionale, sociale, intellettivo e relazionale, con la minor restrizione delle sue scelte operative, pur nei limiti della sua menomazione.
Si può fare una distinzione tra:
- attività sanitarie di riabilitazione: che comprendono gli interventi valutativi, diagnostici, terapeutici e le altre procedure finalizzate a superare, contenere o minimizzare la disabilità e la limitazione delle attività (muoversi, camminare, parlare, vestirsi, mangiare, comunicare, lavorare, etc.);
- attività di riabilitazione sociale: le azioni e gli interventi finalizzati a garantire al disabile la massima partecipazione possibile alla vita sociale, al fine di contenere la condizione di handicap.
Quando parliamo di riabilitazione: il significato
La riabilitazione si definisce come l’insieme di trattamenti per permettere il recupero delle capacità fisiche e dell’attività motoria, in modo da permettere a una persona di tornare a vivere la propria quotidianità nella maniera più normale possibile, ovvero a reinserirsi nel lavoro, nella famiglia e nella società.
Il trattamento riabilitativo è in genere consigliato dopo un incidente, un trauma o una lesione che ha compromesso alcune capacità motorie o funzionalità; esso, inoltre, può essere di diversi tipi, in funzione del tipo e della gravità della patologia o della disabilità che può essere transitoria o permanente.
Tipi di riabilitazione
La fisiatria, che è la branca della medicina che si occupa di studiare i diversi tipi di riabilitazione, riconosce questi come i principali:
FISIOTERAPIA MANUALE
Questo tipo di tecnica indica l’insieme dei trattamenti che possono essere eseguiti dallo specialista mediante l’uso delle mani. Questa terapia viene utilizzata per trattare il dolore del paziente, migliorare la mobilità articolare e correggere una postura scorretta. La terapia manuale include ad esempio la massoterapia, la chiropratica e il linfodrenaggio.
Chinesiterapia: per definizione, la chinesiterapia è “la terapia attraverso il movimento”, e si propone quindi di curare la patologia mediante i movimenti. Eseguita principalmente da fisioterapisti e chinesiologi, è un tipo di riabilitazione fisica manuale e individuale, e ha l’obiettivo di sciogliere i tessuti muscolari irrigiditi, che compromettono la mobilità fisiologica articolare. Questo tipo di terapia è associata alla riabilitazione posturale e alla massoterapia.
Riabilitazione in acqua: questo tipo di riabilitazione sta avendo grande successo e attualmente viene utilizzato di frequente come terapia sia pre- che post- chirurgica. Il beneficio di svolgere il movimento mentre si è in acqua è dovuto alla diminuzione della forza di gravità, che permette movimenti più delicati e meno stressanti. In aggiunta, l’acqua, offrendo una resistenza più graduale e una conseguente maggiore uniformità della tensione muscolare, consente ai muscoli di abituarsi gradualmente al movimento. Questo tipo di terapia non richiede doti da nuotatore esperto: tutti gli esercizi si svolgono in vasche poco profonde.
Riabilitazione funzionale: questa riabilitazione ha un obiettivo ben chiaro, ed è quello di identificare e risolvere le alterazioni di movimento, attraverso l’aggiustamento delle disfunzioni del sistema muscolo-scheletrico. Si chiama funzionale, perché cerca di attivare la funzionalità delle strutture muscolari che servono a stabilizzare la colonna vertebrale ogni volta che si eseguono movimenti. E la stabilizzazione serve soprattutto a non stressare le articolazioni ed evitare così: degenerazioni discali, artrosi, osteofiti e altre lesioni sulle strutture articolari. In questo tipo di riabilitazione. si utilizzano la stimolazione cutanea, o i riflessi di locomozione, ma anche esercizi funzionali che evocano le posizioni assunte dai bambini durante il primo anno di vita.
Riabilitazione posturale: è indicata per prevenire e curare anzitutto il mal di schiena. Lo specialista utilizzerà esercizi motori personalizzati, per aiutare il paziente ad avere una consapevolezza maggiore del proprio corpo e per prendere coscienza delle posture che gli arti superiori e inferiori assumono nello spazio.
Riabilitazione neurologica: l’obiettivo principale è che le persone con disabilità, risultanti da lesioni del sistema nervoso, possano essere sempre più indipendenti e autonome. Per raggiungere questo scopo, il paziente segue un percorso riabilitativo multidisciplinare e comprensivo che tende a migliorare le funzioni, diminuire i sintomi e potenziare il senso di benessere del paziente e dei suoi familiari. Questo tipo di riabilitazione è indicata soprattutto per pazienti che hanno avuto o hanno mielolesioni, lesioni nel cervello, esiti di ictus, Parkinson, sclerosi multipla e postumi di poliomielite.
Riabilitazione pavimento pelvico: in questo caso, il trattamento fisioterapico si occupa della rieducazione dei muscoli pelvici, attraverso una serie di esercizi che aiutano a prendere consapevolezza di questa parte anatomica, per migliorarne il tono, chiamati “esercizi di Kegel”. La riabilitazione consiste nel prendere consapevolezza con contrazione e rilassamento muscolare del pavimento pelvico; a questo scopo può anche essere molto utile la terapia TENS o con biofeedback.
MAGNETOTERAPIA
Ampiamente diffusa con l’utilizzo di onde elettromagnetiche a bassa frequenza ed alta intensità, questa terapia ha dimostrato importanti effetti benefici per l’organismo, in particolare effetti analgesici, anti-infiammatori e di rigenerazione dei tessuti.
Oltre ai suoi effetti benefici, ci sono diversi vantaggi nell’uso della magnetoterapia: è una terapia sicura, priva di effetti collaterali, non provoca dolore e non è una procedura invasiva.
ELETTROTERAPIA
Attraverso l’uso di stimolazioni elettriche nella zona di interesse si producono effetti di stimolazione neuromuscolare. Questa terapia è particolarmente indicata per la riduzione del dolore.
ULTRASUONI
La terapia con ultrasuoni viene erogata attraverso un transduttore che emette una vibrazione a frequenza ultrasonora, la quale riesce a generare un effetto terapeutico anche in profondità. L’utilizzo degli ultrasuoni è indicato soprattutto per il trattamento delle malattie reumatiche e delle contratture, oltre che per migliorare la guarigione delle fratture.
TECARTERAPIA
Utilizza un dispositivo che “massaggia” la zona soggetta a trattamento ed è in grado di riparare tessuti e abbreviare i tempi di guarigione generando calore sottocutaneo. La tecarterapia impiega due modalità: quella capacitiva e quella resistiva. Mentre la prima viene utilizzata su tessuti molli e superficiali, la seconda agisce sui tessuti ossei.
SCRAMBLER THERAPY
Questa terapia è impiegata soprattutto per i pazienti con dolore cronico resistenti ad altri trattamenti. La scrambler therapy è indicata per i casi di neuropatia, ovvero di un dolore causato da un danno a una componente del sistema nervoso periferico, in particolare ai nervi.
Attraverso l’applicazione di elettrodi cutanei, il dispositivo impiegato per la scrambler therapy rilascia impulsi elettrici di bassa intensità. Questa procedura è in grado di azzerare il dolore per tutta la durata del trattamento, e tale effetto benefico gradualmente permane anche in seguito alle sedute di terapia.
Quando si ricorre alla riabilitazione (quando andare dal fisiatra)
Si dovrebbe eseguire una visita fisiatrica quando si soffre di una disabilità o di una malattia causata da differenti affezioni patologiche o da stati doloranti tali da essere da impedimento a una vita attiva. Se infatti la quotidianità è minata dalle ridotte funzioni motorie, ne consegue un peggioramento anche di quelle cognitive, emotive e relazionali.
Il fisiatra, medico specialista in medicina fisica e riabilitativa, è il garante del processo di guarigione e, dopo la corretta diagnosi, deve elaborare un progetto riabilitativo individuale (con obiettivi chiari a breve, medio e lungo termine) e anche il programma riabilitativo in accordo con le necessità di ogni paziente e con l’auspicabile cooperazione di altre figure professionali.
Effetti della riabilitazione
Dopo aver fatto una corretta terapia riabilitativa, i risultati visibili a livello fisico dovrebbero essere quelli di:
- Avere muscoli più forti e resistenti, in modo da poter muovere liberamente le articolazioni e le parti del corpo interessate;
- Sentire meno dolore e avere ridotto l’infiammazione;
- Raggiungere un’ottimale rilassamento dei tessuti;
- Ottenere una vascolarizzazione incrementata;
- Beneficiare di un miglioramento della condizione fisica generale;
È bene dire che i risultati variano a seconda del tipo di riabilitazione e, allora, sarebbe prudente sostenere che, in termini generali, un buon percorso riabilitativo consente alle persone di poter cominciare o riprendere a svolgere tranquillamente le attività quotidiane, sia a livello fisico che di interazione con gli altri.
Dove si effettua
Il percorso di riabilitazione può effettuarsi in maniera individuale con un fisiatra, negli ospedali e ambulatori, o anche nei centri di riabilitazione o fisioterapici, dove operano figure professionali quali psicologi, terapisti, educatori, medici generici, Fisiatri, neuropsichiatri, pediatri e infermieri, che supportano il paziente nella guarigione a livello fisico e psichico.